Andrea Abondio

20 Febbraio 2025

Quella vocina nella tua testa

Ciao,

Ti scrivo perché hai partecipato o stai partecipando a uno dei miei corsi di comunicazione, online o in giro per l’Italia. A novembre dello scorso anno ho deciso di scrivere ai miei studenti delle lezioni extra con degli articoli, su argomenti che spesso in aula non riusciamo a trattare.

Quindi iniziamo subito con l’argomento di oggi: la vocina nella tua testa.

Quella voce a volte è lì e sussurra. A volte urla. Quella vocina ti dice che non sei abbastanza, che sbaglierai, che fallirai. Anche se hai lavorato ore per prepararti, lei riesce comunque a farti dire tutto nel modo sbagliato.

E sai perché la ascolti? Perché, ogni tanto, ha avuto ragione. Ti ha detto di non fidarti di quella persona… e aveva ragione. Ti ha detto che non ce l’avresti fatta… e aveva ragione. Lei ti mostra solo ciò che vuole farti vedere. Ti fa guardare i social e credere che là fuori ci sia qualcuno più felice, più ricco, più amato di te.

Ma la verità è un’altra. Ognuno soffre. Tutto è sacrificio. Solo che la vocina non te lo dice. Ti ripete che non sei abbastanza. Lei è causa di gran parte delle nostre insicurezze.

Quella vocina è un nemico. Ma può essere anche un alleato.

Perché è la stessa che ti spinge a migliorare. È la stessa che ti fa chiedere aiuto, che ti ricorda in cosa credi.

Quella vocina sei tu. Sono i mille te che vivono nella tua testa. Sta a te decidere quali ascoltare e quali mettere a tacere. Ci vuole allenamento ma ce la puoi fare.

Un esercizio per te

Scriviti una lettera. Sì, davvero.

Scriviti una lettera come se stessi parlando con un amico. Leggila. Capirai come ti parli ogni giorno, se sei coerente con ciò che vuoi diventare o se, magari, ti stai raccontando delle bugie.

Io lo faccio ogni due settimane da tre anni. Le ho tutte raccolte in un diario che porto sempre con me. Se mi incontri a lezione, chiedimelo: te lo faccio vedere. Questo esercizio mi ha cambiato la vita.

Grazie a queste lettere ho capito tante cose di me. Ho capito, per esempio, che nonostante insegni in università e in contesti prestigiosi, io non sono solo un insegnante. Sono anche un attore. E mi mancava stare sul palco. È per questo che nel 2023 sono tornato in tour.

Se non mi fossi preso cura della mia vocina, se non mi fossi scritto quelle lettere, forse non lo avrei mai capito. O, peggio, lo avrei capito troppo tardi.

Siamo sempre così attenti a trovare le parole giuste per gli altri, per una presentazione, per non ferire, per mantenere buoni i rapporti. E nel frattempo, ci dimentichiamo di parlare bene a noi stessi.

Inizia ora.
Non serve un diario. Basta un foglio. Parlati. Poi rileggi. E prenditi cura di quelle parole. Perché in quelle parole è scritto il tuo destino.

Buon viaggio dentro di te!

Andrea Abondio

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